Campania Teatro Festival | 21 settembre > 15 dicembre 2024 | “Battiti per la libertà”asses.masses
CO-REGIA, TESTO, PROGRAMMAZIONE, PIXEL ART E ANIMAZIONE 2D PATRICK BLENKARN
CO-REGIA, TESTO, SOUND DESIGN, VIDEO ED EFFETTI VISIVI 3D MILTON LIM
DRAMMATURGIA, TESTO E PRODUTTORE DI TOURNÉE LAUREL GREEN
MUSICA ORIGINALE, SOUND DESIGN E IMPLEMENTAZIONE AUDIO DAVID MESIHA
PIXEL ART, ANIMAZIONE E TRADUZIONE PORTOGHESE CLARISSA PICOLO
PIXEL ART E ANIMAZIONE WILLIAM ROTH
AMBIENTI 3D ARIADNE SAGE
PROGRAMMAZIONE AGGIUNTIVA SAMUEL REINHART
TRADUZIONE ITALIANA JULIUS DE MICHELIS
CREATO CON IL SUPPORTO DI SHADBOLT CENTRE FOR THE ARTS, THE THEATRE CENTRE, VIVO MEDIA ARTS, EMBASSY OF CANADA TO ARGENTINA AND PARAGUAY. REALIZZATO CON I FONDI DI CREATIVE BC E THE BRITISH COLUMBIA ARTS COUNCIL E CANADA COUNCIL FOR THE ARTS
REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON THE NATIONAL ARTS CENTRE OF CANADA’S NATIONAL CREATION FUND
LINGUA Tutti i testi di asses.masses sono disponibili sullo schermo. Lo spettacolo sarà presentato in italiano.
- TEATRO PIER PAOLO PASOLINI (SA)
- 17 NOVEMBRE 2024 ORE 16.00
- DURATA 7 ORE e 30 MINUTI, con 4 intervalli (ogni ora e mezza)
La durata dello spettacolo varia a seconda del tempo che il pubblico impiega per finire il gioco. Cibo e bevande vengono serviti a ogni intervallo e sono inclusi nel biglietto.
Per i contenuti (che includono violenza, scene di sesso e riferimenti a temi sensibili) asses.masses è sconsigliato ai minori di 14 anni. Non è una performance adatta a un pubblico di giovanissimi.
INFO PRATICHE
asses.masses non è stato concepito per consentire al pubblico di andare e venire in qualsiasi momento o di arrivare in ritardo. Vi invitiamo ad arrivare in orario per non perdere l’introduzione al videogioco. Sono previsti intervalli ogni ora e mezza.
asses.masses è un videogioco progettato per essere giocato interamente dal pubblico dal vivo, una persona alla volta.
È la storia epica, della durata di oltre 7 ore, di un branco di asini disoccupati che cercano di riottenere il proprio lavoro, mentre affrontano i pericoli di una società post-industriale in cui sono stati licenziati. Sfrontato e politico, una sorta di La fattoria degli animali che incontra Pokémon e Final Fantasy, asses.masses mette il controllo nelle mani del suo pubblico e gli chiede di scoprire la differenza tra il lavoro che ci determina e il gioco che ci libera.
Patrick Blenkarn e Milton Lim sono artisti concettuali che esplorano domande attuali sul valore sociale dell’arte, sul lavoro digitale e sul potenziale politico dei giochi. Mescolando i loro background tra performance, filosofia, psicologia e media digitali, durante la loro collaborazione hanno sviluppato videogiochi, installazioni partecipative, archivi digitali e giochi di carte. I loro progetti sono stati presentati in tutto il Canada, oltre che in Argentina, Messico e Regno Unito, in inglese, francese e spagnolo.
TEATRO MERCADANTE
7 NOVEMBRE 2024
DURATA 3 ORE E 15 MINUTI
Produzione Teatro Franco Parenti
Su iniziativa e con il patrocinio della Fondazione Parco Letterario Giordano Bruno
In collaborazione con Campania Teatro Festival — Fondazione Campania dei Festival
Si ringrazia il Comune di Nola per la partecipazione al progetto
MODULO PRIMO
L’ERESIA DEL MONDO
Ore 18.00 reading/spettacolo (durata 60 minuti)
IL GRANDE INQUISITORE da “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij letto da Fausto Cabra e Mimosa Campironi, musicista
MODULO SECONDO
IL PROCESSO E IL LIBERO PENSIERO
Ore 19.45 convegno/spettacolo
Il convegno esplora la figura di Giordano Bruno e i cardini del suo pensiero, come l’infinità dell’universo e il rifiuto del dogmatismo religioso, che lo portarono al rogo nel 1600. Partendo dalle sue idee rivoluzionarie, il dibattito si estende alle tematiche della libertà di coscienza e di espressione, evidenziando il valore della ricerca della verità contro ogni forma di autoritarismo e repressione del libero pensiero.
Dibattito/convegno
Intervengono:
- Sebastiano Maffettone, Filosofo e Presidente della Fondazione Parco Letterario Giordano Bruno
- Michele Ciliberto, Filosofo e Presidente dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. È considerato uno dei massimi esperti del pensiero di Giordano Bruno
- Carlo Buonauro, Magistrato e Sindaco di Nola
- Modera Silvia Mazzini, Direttrice e Docente di Filosofia e Teorie Artistiche all’IDSVA (Institute for doctoral Studies in the Visual Arts, Portland, USA)
Intervallato da Lettura-spettacolo:
da PROCESSO DI GIORDANO BRUNO di Mario Moretti.
Con Fausto Cabra, Mimosa Campironi e Antonio Stoccuto.
ATTO FINALE
IL ROGO AL CONTRARIO
In una specie di rito collettivo ognuno scriverà su un pezzo di carta un frammento di ignoranza a cui vorrebbe rinunciare nel futuro dell’umanità. E in un “falò” collettivo, simbolicamente, tutti insieme, bruceremo l’ignoranza, la chiusura mentale e le storture del mond
o.

ERETIKA — IL PROGETTO
αἱρετικός (Airetikos): dal greco “aireo” scegliere, colui che sceglie. L’etimologia ci offre un punto di vista diverso dal tradizionale: l’eretico è colui che ha compiuto una scelta, una scelta divergente. Questa parola ci fiorisce in bocca senza alcuna implicazione morale: non contiene un giudizio su ciò che l’eretico sceglie.
L’eresia come seme fondamentale per costruire il domani. L’eresia come motore di scelte provocatorie contro una realtà incapace di rispondere alle domande dell’uomo e che, da sempre, mette al rogo persone, idee, opere che osano contraddirla. Eresia come strumento di lotta contro la naturale tendenza “normalizzante” del Potere e della “falsa eresia”, che, attraverso innovazioni soltanto apparenti, riafferma di epoca in epoca i propri valori dominanti e combatte l’azione decostruttiva della critica. La mentalità eretica come atteggiamento di rifiuto all’ignoranza dello status quo, con spirito vitale e attivo, animato dalla fiducia in un mondo sensibile al nuovo e al diverso. L’eresia come denuncia alla comodità dell’auto-finzione, all’auto-narrazione rassicurante del reale e alla consolatoria riduzione della complessità. Una giornata sull’eresia, non può che essere una giornata dedicata alle Verità scomode. Oggi tanta ricchezza di questa parola nasce dalla sua emancipazione dal contesto religioso che per così lungo tempo l’ha assorbita: in politica, nell’arte e in generale ovunque vi sia un gruppo omogeneo per credenze o idee, per valori o interessi, ci possono essere eretici, persone che scelgono di portarsi fuori dalla via usata.
PAPàVERI – Sempre in piedi
DI E CON ROSSELLA PUGLIESE
AIUTO REGIA BEATRICE GATTAI
DIREZIONE TECNICA E DISEGNO LUCI ERRICO QUAGLIOZZI
COSTUMI GIUSEPPE AVALLONE
ASSISTENZA ALLA REGIA ARIANNA ZARRI
PRODUZIONE DENEB ETS
TEATRO NUOVO
11 OTTOBRE 2024 ORE 21.00
DURATA 60 MINUTI
“PAPàVERI – Sempre in piedi” monologo originale e tragicomico, chiude la trilogia sui “Rapporti parentali”, preceduto da “Rusina” e “Ultimo Stip”. Quest’ultimo capitolo, distinto e a sé stante, indaga il difficile rapporto padre-figlio.
Il desiderio di essere “il migliore” è un’aspirazione comune ma, a volte, dimentichiamo di non possedere né talento, né qualità e competenze necessarie per realizzare ciò che la moda del momento ci impone. I tempi cambiano. Tutto si basa sull’immagine e la popolarità. Tutti emulano tutti. Si finisce con l’omologarsi per seguire una tendenza. Di conseguenza più si concorre per cercare di essere unici più si diventa parte mediocre della massa. Le generazioni cambiano. Ad aggravare il tutto anche le aspettative che un genitore ripone nel proprio figlio meraviglioso, sul quale, spesso si proiettano desideri irrealizzati, vedendo quella vita come il proseguo della propria, e da proprietari si cerca di gestire qualcosa o qualcuno che non ci appartiene affatto, inculcando strade e ordinando percorsi che non aderiscono fino in fondo alle qualità del proprio figlio.
Non sempre o quasi mai, ciò che desidera un genitore è giusto per il figlio, e non sempre la regola del padre vale per il figlio.
Nel mosaico dei ricordi di FELICE MONDO, protagonista e figlio di GIUSEPPE MONDO, su cui già grava un nome che sembra sbeffeggiarlo, FELICE tutto è tranne che risolto. La storia di FELICE e del padre GIUSEPPE ci pone davanti ad un interrogativo, cosa bisogna fare per essere bravi figli e genitori?
La dinamica del loro rapporto, ci mostra la sfiducia reciproca e la completa incomprensione generazionale del momento. Il muro durissimo e irto da scalare per farsi comprendere è costellato da liti e disagi, nessuno cede, nessuno prova ad immedesimarsi ed a imparare dall’altro. Il legame di sangue non è più la forza che unisce ma diventa quasi il problema, il mostro contro cui si lotta tutta la vita, fino a diventare quasi un gioco perverso in cui si cade e ci si rialza, come un MISIRIZZI, il balocco di una volta, con cui giocavano i bambini, che nonostante le continue percosse torna sempre in piedi.
Rossella Pugliese

LE VOCI DELL’INFINITOLETTURE DRAMMATIZZATE ISPIRATE ALL’OPERA DI LEOPARDI
PROGETTO A CURA DI NADIA BALDI
IN COLLABORAZIONE CON CAMPANIA LIBRI FESTIVAL
LETTURA DI E CON CLAUDIO DI PALMA
TEATRO DI CORTE DI PALAZZO REALE
5 OTTOBRE 2024 ORE 20.30
DURATA 60 MINUTI
Un progetto teatrale dedicato a Giacomo Leopardi, articolato in quattro atti, quattro momenti distinti: ciascuno dedicato a una parte essenziale della sua poetica e della sua monumentale opera.
Ogni momento è un’esperienza autonoma, una mise en voix, che porta in scena le riflessioni del poeta sui temi della natura, dell’esistenza, del desiderio, della solitudine, in breve della condizione umana in un mondo infinito di possibilità.
Un omaggio per esplorare, attraverso ogni tappa, l’evoluzione del pensiero leopardiano in un viaggio che intreccia poesia, filosofia e teatro, rivelando la modernità letteraria di un autore che ha saputo dare voce alle inquietudini universali di ogni tempo.
La voce di Leopardi sarà per l’occasione interpretata dagli straordinari attori Anna Foglietta, Gea Martire e Claudio Di Palma e da un ensemble di attori della compagnia NB, per farsi eco della sua penna e risuonare con la forza immortale delle sue parole.

LE VOCI DELL’INFINITO
PERFORMANCE DEDICATA A GIACOMO LEOPARDI
PROGETTO A CURA DI NADIA BALDI
CON LA PICCOLA COMPAGNIA DEI GIOVANI N.B. (ELISEO FUSCO, MARTINA SCARRONE, LUIGINO PALERMO, MARCO GALOTTI, IRENE DE ROSA, ROSA CERULLO, BARBARA LAULETTA, MARTIN CRISTOFORO, SERENA FRANCESCA CATAPANO, GAIA DE MEO, ANTONIO DI CRISCITO , LUDOVICA FRANCO, TERESA PERNA, MARCO NAPOLITANO, DARIOUSH FOROOGHI, BENITO DE MASI)
IN COLLABORAZIONE CON CAMPANIA LIBRI FESTIVAL
TEATRO DI CORTE DI PALAZZO REALE
5 OTTOBRE 2024 ORE 19.00
DURATA 60 MINUTI
Un progetto teatrale dedicato a Giacomo Leopardi, articolato in quattro atti, quattro momenti distinti: ciascuno dedicato a una parte essenziale della sua poetica e della sua monumentale opera.
Ogni momento è un’esperienza autonoma, una mise en voix, che porta in scena le riflessioni del poeta sui temi della natura, dell’esistenza, del desiderio, della solitudine, in breve della condizione umana in un mondo infinito di possibilità.
Un omaggio per esplorare, attraverso ogni tappa, l’evoluzione del pensiero leopardiano in un viaggio che intreccia poesia, filosofia e teatro, rivelando la modernità letteraria di un autore che ha saputo dare voce alle inquietudini universali di ogni tempo.
La voce di Leopardi sarà per l’occasione interpretata dagli straordinari attori Anna Foglietta, Gea Martire e Claudio Di Palma e da un ensemble di attori della compagnia NB, per farsi eco della sua penna e risuonare con la forza immortale delle sue parole.
NEL SEGNO DELLA MISERICORDIA
LABORATORIO A CURA DI CHRISTIAN LEPERINO
CHIESA DELLA MISERICORDIELLA
- 4 OTTOBRE 2024 DALLE 10.00 ALLE 12.00
- 5 OTTOBRE 2024 DALLE 10.00 ALLE 12.00
- 11 OTTOBRE 2024 DALLE 10.00 ALLE 12.00
- 12 OTTOBRE 2024 DALLE 10.00 ALLE 12.00
- 18 OTTOBRE 2024 DALLE 10.00 ALLE 12.00
- 19 OTTOBRE 2024 DALLE 10.00 ALLE 12.00
- 25 OTTOBRE 2024 DALLE 10.00 ALLE 12.00
- 26 OTTOBRE 2024 DALLE 10.00 ALLE 12.00
Christian Leperino, pittore e scultore, nella sua ricerca intreccia al tema del paesaggio urbano la riflessione sul tempo, la memoria, le trasformazioni dei luoghi e i destini degli individui che li abitano. Nelle sue più recenti sculture alterna al modellato il calco in gesso, traccia di un corpo vivente, di unoggetto, di un frammento d’arte del passato.
Il laboratorio coinvolgerà 10 allievi in un percorso multidisciplinare sull’opera d’arte come materia che assorbe, custodisce e restituisce – nel candore del bianco – storie, forme, umori, in un dialogo tra presenza e assenza, miraggi di bellezza e macerie della storia.

NOCCIOLINE
SPETTACOLO GIÀ DISPONIBILE ALL’ACQUISTO PRESSO IL BOTTEGHINO E IL SITO WEB DEL TEATRO DI NAPOLI.
DI FAUSTO PARAVIDINO
REGIA RENATO CARPENTIERI
CON CLAUDIO BELLISARIO, SABRINA BRUNO, SERENA CINO, NICOLA CONFORTO, VIVIANA CURCIO, ARIANNA IODICE, ELEONORA LIMONGI, CLAUDIA MORONI, ALFREDO MUNDO, DAVIDE GENNARO NIGLIO, GAIA PIATTI, MATTEO SBANDI, SHARON SPASIANO
AIUTO REGIA ANTONIO MARFELLA
SCENE ARCANGELA DI LORENZO
LUCI CESARE ACCETTA
COSTUMI ROBERTA MATTERA
ASSISTENTI ALLA REGIA SABRINA BRUNO, SERENA CINO, ELEONORA LIMONGI
DIRETTORE DI SCENA DOMENICO RISO
DATRICE LUCI DESIDERIA ANGELONI
MACCHINISTA VITTORIO MENZIONE
FONICO PAOLO VITALE
SARTA ANNALISA RIVIERCIO
FOTO DI SCENA IVAN NOCERA
REALIZZAZIONE SCENE A CURA DI ELEONORA DEL PRETE, CHIARA MADDALENA, SARA MANZO, SABRINA OLIVA, FABIANA RUGIERI, MIRIAM SANTORIELLO, FEDERICA TANZI, FEDERICA VERDOLIVA ALLIEVE DELLA CATTEDRA DI SCENOGRAFIA 3 DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI
TEATRO SAN FERDINANDO
4 OTTOBRE 2024 ORE 21.00
5 OTTOBRE 2024 ORE 19.00
6 OTTOBRE 2024 ORE 18.00
DURATA 100 MINUTI
Gli allievi della Scuola del Teatro Nazionale di Napoli tornano in scena con Noccioline che Fausto Paravidino scrisse nel 2001 a soli 25 anni su commissione del Royal National Theatre di Londra. L’opera, articolata in ventitré scene, ognuna introdotta da un titolo metaforico, racconta di un gruppo di ragazzi, che in un elegante salotto ordinano pizza e consumano Coca-Cola. Sono adolescenti inconsapevoli di ciò che li circonda, al punto da risultare innocenti anche delle piccole angherie tipiche di quell’età, che diventano però auspicio di violenza futura. La causticità è financo divertente e non si percepisce chi ha torto e chi ragione. Un modo d’agire diverso appare, tuttavia, impossibile. Il secondo atto è ambientato dieci anni dopo e il futuro si configura, se è possibile, ancora più oscuro. Quei presagi di un tempo a venire più cattivo sembrano essersi materializzati tutti. I bambini una volta innocenti sono ora adulti violenti, che non riescono a ricordare. Conservano però l’umorismo di un tempo e questo li rende ancor più inquietanti. Non c’è oscenità in questi personaggi, ma è la loro spaventosa freddezza a non lasciare indifferente lo spettatore.
INFO BIGLIETTI
Saranno, invece, in vendita a partire dal 1° ottobre presso i botteghini dei rispettivi teatri e sul sito del Teatro di Napoli i biglietti dei seguenti spettacoli, ai prezzi e alle condizioni già previsti dallo stesso Teatro di Napoli: Controimmagini, omaggio a Joseph Beuys (Ridotto del Teatro Mercadante); Laguna Cafè (Ridotto del Teatro Mercadante); Noccioline (Teatro San Ferdinando); La Notte di Vitaliano Trevisan (Teatro Mercadante); Macbeth (Teatro Mercadante). I biglietti per lo spettacolo Noccioline sono invece già disponibili all’acquisto.

IL PUZZLE
Proiezione del film
SOGGETTO, SCENEGGIATURA, REGIA RENATO SALVETTI
ACTOR COACH, AIUTO REGIA FRANCA ABATEGIOVANNI E MARINA SORRENTI
DIREZIONE DELLA FOTOGRAFIA VFX E COLOR CORRECTION DAVIDE ARONICA
RIPRESE VIDEO E AUDIO DAVIDE ARONICA E BRUNO CIRILLO
MONTAGGIO VIDEO RENATO SALVETTI E DAVIDE ARONICA
COLONNA SONORA A CURA DI RENATO SALVETTI
CAST ALFONSO CAPUTO, PAOLA CARBONE, LUIGI E SWAMI DE SANTIS, ANTONIO DI MATTEO, CHIARA DI POLITO, NICOLETTA ESPOSITO, GABRIEL E ANGELO LANGELLOTTI, GERARDO LETTIERI, GIOVANNI E LUCIANA SCHIAVO, MARIA FRANCESCA SCOLA, MARIA ROSARIA VASSALLUZZO, GINEVRA VASSALLUZZO, PIERA DELLA GRECA, LUDOVICA GRAMBONE, MARIA VI6ORIA GRAZIANO, MARIA GRAZIA INVERSO
E CON MARINA SORRENTI, EMANUELE ZAPPARIELLO, PAOLA VOLPE, GIANLUCA GUERCI, GIUSEPPE VIGGIANO, ANGELA DI MARCO, ERICA GENTILE, CARMEN LUCIA, ROBERTO SCOLA, VINCENZO GRAZIANO, CLAUDIO INVERSO, ANTONIO VITALE, ANNA TETI, MARIA LOMBARDO, VINCENZO VILLANI, ANGELA DI MATTEO, DON SILVESTRO ZAMMARELLI
CINETEATRO LA PROVVIDENZA, VALLO DELLA LUCANIA (SA)
4 OTTOBRE 2024 ORE 20.00
In un mondo che vive al di là del cielo, a un gruppo di angeli custodi viene affidata la missione di recapitare delle lettere sulla terra. Il primo ad essere raggiunto è un paese del Cilento. Gli abitanti del luogo leggono la missiva: in ognuna c’è solo il frammento di una frase, e un’esortazione a mettere insieme i pezzi del puzzle per condividerne il significato con i concittadini. Le cose non vanno come ha previsto il mittente: i ragazzi su cui si faceva affidamento per la costruzione del puzzle hanno altri problemi a cui pensare. Non resta altro, alla squadra di angeli, che aiutarli a risolvere prima quelli. Riusciranno nell’impresa? Cosa si vuole dire agli abitanti del mondo?
Un racconto radicato negli anni '90 e, soprattutto, nella musica del decennio del neopunk, del britpop e del grunge - interpretata dal vivo dagli attori in scena - che mescola teatro e concerto, realtà e finzione, passato e presente.
LEVIATANO
DI RICCARDO TABILIO
CON GIULIO FORGES DAVANZATI, ALESSIA SORBELLO E ANDREA TROVATO
REGIA MARCO DI STEFANO
SCENOGRAFIE VIDEO ANTONIO SIMONE GIANSANTI
PREPARAZIONE MUSICALE A CURA DEL M° ATTILIO COSTA
DISEGNO LUCI ENZO BISCARDI
DRAMATURG CHIARA BOSCARO
PRODUZIONE CENTRO SPERIMENTALE D’ARTI SCENICHE DRACMA
FOTO DI SCENA DI NICOLÒ DEGL’INCERRTI TOCCI
FOTO PROMOZIONALI COMPAGNIA CARMENTALIA DI GIUSEPPE DI STEFANO
PRODUZIONE ORGANIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE ANDREA NASO
VICE ORGANIZZAZIONE ANGELO CARCHIDI
REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI NETWORK NDN, TEATRO LIBERO PALERMO, FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA, CENTRO TEATRALE MAMIMÒ, TRAC, ATERLIERSÌ E DRACMA
SPETTACOLO VINCITORE DEL BANDO NdN 2020-2021
TEATRO SANNAZARO
2 OTTOBRE 2024 ORE 21.00
DURATA 1 h e 15 minuti circa – atto unico senza intervallo
Tre microfoni. Due chitarre. Un distorsore. Tre attori, musicisti, performer. Leviatano è un racconto profondamente radicato negli anni ’90, decennio del grunge, neopunk e britpop: la musica con cui siamo cresciuti noi. Ed è proprio grazie a questa musica – interpretata dal vivo dagli attori – che prende vita uno spettacolo che mescola realtà e finzione, anni ’90 e contemporaneità, teatro e concerto. Leviatano è uno spettacolo rock. Da vedere, ascoltare e ballare. Leviatano nasce dall’immaginario della nostra adolescenza, piena di sogni e fallimenti. Un’adolescenza difficile, come tutte le adolescenze, ma anche molto divertente. Siamo partiti da noi, dal nostro vissuto, per indagare le infinite risorse della stupidità umana. Beh, non è stato difficile!
Compagnia Carmentalia e La Confraternita del Chianti
Nel 1995 la polizia di Pittsburgh, Pennsylvania, si presenta a casa di McArthur Wheeler per arrestarlo: McArthur Wheeler, 44 anni, incensurato – un metro e sessantotto per 128 chili – è stato riconosciuto colpevole di rapina aggravata ai danni di due banche. Apre la porta agli agenti e sbianca: «Com’è possibile? Ma io avevo in faccia il succo di limone.» Il succo di limone… Gli inquirenti si scambiano uno sguardo. Il succo di limone, ossia… il succo dell’invisibilità? Il caso di un rapinatore improvvisato che, suggestionato da un esperimento con l’inchiostro simpatico, si strizza un limone in faccia e poi assalta due banche finisce in mano a due studiosi di psicologia sociale, David Dunning e Justin Kruger. Il caso Wheeler diventa lo spunto per una «teoria della stupidità»: il cosiddetto Effetto Dunning-Kruger. La ricerca viene pubblicata, ha un enorme successo e consegna al mondo l’archetipo mitologico degli stupidi: McArthur Wheeler, appunto. Leviatano parte da qui, da questa storia di cronaca degli anni ’90, e la racconta a partire dalle fonti giornalistiche e accademiche. La insegue e la interpreta, affondando lo sguardo nella stupidità – motore potente della Storia – e nelle sue origini. Come il romanzo di Paul Auster a cui Leviatano deve il suo titolo, compie una ricostruzione, ricercando in essa – la storia di un uomo solo tra le rovine dell’America postindustriale – in controluce, la filigrana del mondo contemporaneo.
Riccardo Tabilio
Tutte le info sul sito https://campaniateatrofestival.it/spettacolo/leviatano/ MARCO, UN GIOVANE SOGNATORE
Marco Polo e il suo viaggio straordinario
CON ETTORE BASSI
MUSICA DAL VIVO M° FRANCESCO GALIZIA
REGIA GABRIELE ZANINI
PRODUZIONE VIVERE D’ARTE EVENTI
TEATRO SANNAZARO
3 OTTOBRE 2024 ORE 21.00
DURATA 75 MINUTI
Da oltre 700 anni il mondo sogna e si emoziona sulle pagine de “IL MILIONE”, il capolavoro dell’esploratore italiano Marco POLO, che narra delle straordinarie avventure della Famiglia Polo in Oriente. Ma quali sogni aveva negli occhi e nel cuore il giovane Marco? Come viveva le attese del ritorno, le emozioni delle scoperte, la lontananza dalla sua Venezia, i nuovi costumi e le abitudini di popoli da lui così diversi?
In questo monologo teatrale, con un delicato accompagnamento di fisarmonica del M° Francesco Galizia, l’attore ETTORE BASSI ci accompagna alla scoperta di MARCO, UN GIOVANE SOGNATORE. Uno spettacolo che incanta il pubblico e che viene prodotto nel settecentesimo anniversario della scomparsa del grande esploratore veneziano.
UN PROGETTO A CURA DI CLAUDIO DI PALMA
COLLABORAZIONE ALLA REGIA MANUEL DI MARTINO
TESTI DI FERNANDO ARRABAL, ALESSANDRO BARICCO, TRUMAN CAPOTE, RUGGERO CAPPUCCIO, FABIO PISANO, ALEXANDER PUSKIN
CON CLAUDIO BELLISARIO, SERENA FRANCESCA CATAPANO, FRANCESCA CERCOLA, ROSA CERULLO, MARTIN CRISTOFARO, VIVIANA CURCIO, VINCENZO D’AMBROSIO, IRENE DE ROSA, ANTONIO DI CRISCITO, LUDOVICA FRANCO, ELISEO FUSCO, BARBARA LAULETTA, GIANLUIGI MONTAGNARO, MARCO NAPOLITANO, SABRINA NASTRI, DOMENICO PALMIERO, FEDERICO SIANO
REGGIA DI PORTICI – APPARTAMENTI REALI
25 SETTEMBRE PROVA GENERALE
DAL 26 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE 2024
- LE VENERI ORE 16.00
- NEL BREVE TEMPO DI UN TANGO ORE 17.00
- MOZART E SALIERI ORE 18.00
- IL GELO DI EDUARDO ORE 19.00
- LE ULTIME SETTE PAROLE DI CARAVAGGIO ORE 20.00
- L’ARCHITETTO E L’IMPERATORE ORE 21.00
- UNA BELLISSIMA BAMBINA ORE 22.00
Gli spettacoli sono esito del laboratorio a cura di Claudio Di Palma rivolto a venti giovani artisti che si è svolto dal 10 al 24 settembre 2024.
Se la parola libertà allude in senso letterario al concetto di piacere, le sette arti concorrono a strutturare una grammatica articolata e raffinata attraverso la quale il piacere cerca le sue forme. Le dinamiche controverse con le quali l’arte prova a riconoscersi e manifestarsi saranno l’oggetto di studio delle prove-laboratorio. Sette testi, tra teatro e narrazione, proporranno alle attrici e agli attori parole che indagano e vivono il faticoso (a volte doloroso) piacere della creazione artistica.
Architettura, Cinema, Danza, Letteratura, Musica, Pittura e Scultura!: sette arti di libertà.
ARCHITETTURA
L’architetto e l’imperatore
da Fernando Arrabal
Adattamento e regia Claudio Di Palma
L’arte non comincia con la carne, ma con la casa. Per questo l’architettura è la prima tra le arti.
Gilles Deleuze
CINEMA
Una bellissima bambina
da Truman Capote
Adattamento e regia Claudio Di Palma
Le qualità di Marilyn, la sua presenza, la sua luminosità, la sua intelligenza improvvisa non potrebbero mai emergere in teatro. Sono così fragili e sottili che solo l’obiettivo può coglierle. Come il volo di un colibrì, solo una cinepresa può fissarne la poesia
Truman Capote
DANZA
Nel breve tempo di un tango
di Ruggero Cappuccio
Breve prologo di Alessandro Baricco
Regia Claudio Di Palma
Quel che mi fa impazzire è il tango. Poche storie, è il sesso. È meraviglioso, perché dalle ceneri di chissà quali stantii matrimoni, torna su la memoria di qualcosa di rovente e anche quei ballerini che a tutto ti farebbero pensare tranne che al sesso, inizi a vederli trasformarsi, spariscono pance, rughe, nasi aquilini e d’improvviso diventano bellissimi.
Alessandro Baricco
LETTERATURA
Il gelo di Eduardo
da Fabio Pisano
Adattamento e regia Claudio Di Palma
… è stata tutta una vita di sacrifici. E di gelo. Così si fa il teatro. Così ho fatto! Ma il cuore ha tremato sempre tutte le sere! E l’ho pagato, anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato.
Eduardo De Filippo
MUSICA
Mozart e Salieri
da Alexander Puskin
Adattamento e regia Claudio Di Palma
Ringrazio Dio per avermi concessa la fortuna e l’occasione di riconoscere nella morte la chiave della nostra vera beatitudine.
Wolfgang Amadeus Mozart
PITTURA
Le ultime sette parole di Caravaggio
di Ruggero Cappuccio
Regia Claudio Di Palma
Caravaggio – … Nella mia vita aggio avuto desiderio di aperire una porta per il bene. Una porta ho dischiuso per fare l’accoglienza del piacere. Vieni delirio acquoso: io te ne faccio invito. Io te ne faccio dentro me. Fammi un’alleviatura azzurra dentro a questa ferita d’esistere. Haggio sempre cercato, sempre, un’entrata solenne per il sogno. Sempre ho cercato un buco nella trama ferrosa della morte.
Ruggero Cappuccio
SCULTURA
Le Veneri
da AA.VV.
Adattamento e regia Claudio Di Palma
“Le ho mostrato l’oro, ma l’oro che trova è tutto suo” Auguste Rodin su Camille Claudel

LA PRIMA LUCE DI NERUDA
ACQUISTA
DI RUGGERO CAPPUCCIO
REGIA E ADATTAMENTO CESAR BRIE
CON ELIO DE CAPITANI, CRISTINA CRIPPA, SILVIA FERRETTI, UMBERTO TERRUSO
MUSICHE ESEGUITE DAL VIVO DA FRANCESCA BRESCHI
LUCI E SCENA NANDO FRIGERIO
SUONO EMANUELE MARTINA
VIDEO UMBERTO TERRUSO
COSTUMI ALESSIA LATTANZIO
ASSISTENTE ALLA REGIA ALESSANDRO FRIGERIO
- TEATRO MERCADANTE
- 21 SETTEMBRE 2024 ORE 21.00
- 22 SETTEMBRE 2024 ORE 19.00
- DURATA 95 MINUTI
Quest’uomo l’ho voluto perché era tutti gli uomini, anche quelli che lo odiano;
quest’uomo l’ho amato perché il suo corpo era la terra,
era l’albero, era la tenerezza della giustizia.
Un volo incrociato di voci che raccontano la storia di uno dei più popolari poeti del mondo, fra la leggenda dell’amore e la crudezza della Storia. Un volo incrociato di artisti, che si sono inseguiti per tanti anni cercando un tempo e un’occasione per ritrovarsi sul palco in una creazione comune.
Questi artisti ‘in cerca’ sono César Brie, Cristina Crippa ed Elio De Capitani, amici fraterni da cinquant’anni, dalle prime esperienze degli anni Settanta nei centri sociali milanesi. Da allora sono seguite separazioni e nuovi incontri, secondo le tante odissee d’esule di César Brie e il suo peregrinare nel mondo – nei dieci anni di tour internazionali con l’Odin Teatret e nei venti al Teatro del Los Andes da lui fondato – un peregrinare nel quale rimaneva sempre fermo il legame con l’Italia e con il Teatro dell’Elfo. Quest’anno finalmente si è realizzata l’occasione: grazie alla passione comune per la storia narrata e per il romanzo di Ruggero Cappuccio, La prima luce di Neruda, che con maestria sa (arri)creare il mondo attraverso una scrittura sinestetica, capace di farsi immediatamente teatro nei corpi degli attori.
César Brie è il mediatore perfetto tra due mondi: Europa e Sud America. È l’artista migrante, maestro d’una forma teatrale che insegna al di qua e al di là dell’oceano, costruendo relazioni con un’infinità di allievi; è l’artista che realizza le sue creazioni in tanti teatri lontani, attraversando più volte in un anno l’atlantico, ravvivando legami in tanti paesi diversi. Per Brie, Neruda è patria e idioma, stesso ‘amato-odiato’ rapporto con le radici e gli esìli, che lo hanno visto troppe volte costretto in fuga come il poeta.
César Brie ha coinvolto due attori che appartengono alla sua storia, Silvia Ferretti e Umberto Terruso. Cristina ed Elio hanno coinvolto Francesca Breschi, attrice e cantante dalla straordinaria vocalità, compagna d’arte per anni di Giovanna Marini nel suo Quartetto vocale e compagna degli Elfi nei Turcs tal Friul, nell’Orestiade di Pasolini e in Medea di Heiner Müller.
Napoli, 1952. Pablo Neruda è svegliato da un insistente bussare alla porta. Al poeta viene notificato un decreto di espulsione dall’Italia firmato dal ministro Scelba. Sarà accompagnato a Roma per essere estradato in Svizzera. Nella stazione della capitale è atteso da una folla nella quale si riconoscono i volti di Alberto Moravia, Elsa Morante, Renato Guttuso e Carlo Levi. Intimano alla polizia di lasciarlo in libertà. In mezzo a quella folla una donna, Matilde Urrùtia, osserva e attende che si liberi anche il suo amore per Pablo. La scena si sposta a Capri nella villa di Edwin Cerio, dove i due amanti danno profondità e splendore a una passione segreta, sconvolgente e imprevedibile. Vent’anni dopo in Cile, durante il golpe di Pinochet, altri militari bussano alla porta di Neruda e Matilde per minacciarne la libertà.Due stagioni della vita di Pablo Neruda: la stagione dell’amore, delle speranze, di un mondo che si trasforma, e la stagione del buio, della violenza, della morte.
Il romanzo di Ruggero Cappuccio – adattato per la scena da César Brie – si insinua nella fisicità e nel mistero dei suoi personaggi per rovesciarne come un guanto la grazia e infiammarne la vitalissima esemplarità della memoria.
Un volo incrociato di voci che raccontano la storia di uno dei più popolari poeti del mondo, fra la leggenda dell’amore e la crudezza della Storia, per un volo incrociato d’artisti.
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