I Palazzi di Napoli Storia, curiosità e aneddoti che si tramandano da secoli su questi straordinari testimoni della vita partenopea di Aurelio De Rose

Il Palazzo Ruffo della Scaletta (già Palazzo Carafa di Belvedere) è un palazzo monumentale di Napoli ubicato sulla Riviera di Chiaia, nell'omonimo quartiere.
L'edificio ha ospitato fino al 2012 la sede del Goethe Institut.
Il palazzo Ruffo della Scaletta si trova lungo la Riviera di Chiaia al numero 202.
L’edificio venne costruito nel XVII secolo dalla famiglia dei Carafa e fu proprietà prima del cardinale Diomede Carafa di Belvedere e, poi, a Tiberio Carafa, principe di Bisignano. Quest’ultimo diede un’impronta del tutto particolare alla struttura visto che, come scrive lo storico Carlo Celano, aveva trasformato il giardino in un piccolo zoo, inserendovi anche tigri e leoni.
Nel 1830 il palazzo viene acquistato dal principe Ruffo della Scaletta che, tra il 1832 e il 1835, ne commissiona un ampio restaurato all’ingegnere Francesco Saverio Ferrari e a Guglielmo Bechi. Il primo si preoccupò di rifare la facciata, mentre il secondo si dedicò al giardino, alla scala interna e agli appartamenti del secondo piano. Proprio la scala, accessibile attraverso il cortile e l’atrio con volte a botte sorrette da pilastri e colonne, è l’elemento di particolare interesse architettonico di questo edificio: presenta una pianta ottagonale, con una piccola alla fine decorata da stucchi in stile neoclassico, ed è sorretta da alcune cariatidi che si alternano nell’intero percorso.
Tratto da: Aurelio De Rose, I palazzi di Napoli, Roma, Newton & Compton, 2001
I Palazzi di Napoli
Storia, curiosità e aneddoti che si tramandano da secoli su questi straordinari testimoni della vita partenopea
Sedi di potenti istituzioni politiche ed economiche, dimore dei membri della corte spagnola e delle famiglie nobilì, palazzi di Napoli hanno scandito con le loro vicissitudini la storia millenaria della città. Da Palazzo Filomarino a Palazzo Carafa di Maddaloni, da Palazzo Orsini di Gravina al a villa di Poggioreale, attraverso le testimonianze artistiche, le diverse stratificazioni architettoniche, i numerosi episodi che vi si svolsero, in una suggestiva passeggiata rivive tutto il fascino di una delle più antiche capitali dell'Occidente. Poiché
Fino al Seicento, e anche oltre, le cinte murarie cingevano dentro di sé la maggior parte degli edifici, e solo piccole oasi davano il segnale di espansione oltre quei limiti, l'autore ha scelto di raggruppare i palazzi seguendo la particolare articolazione dei quartieri a cui appartengono. Sì delinea quindi un itinerario insolito che permette di scoprire come lo sviluppo urbanistico abbia ricalcato da un lato il tracciato delle antiche strutture originarie e, dall'altro, abbia seguito quelle naturali linee di espansione, individuate nelle contigue aree interne morfologicamente definite attraverso i naturali "archi collinari" della città stessa.
Formato:Copertina rigida
Data di pubblicazione:2001
Lingua:ItalianoEdizione:ITALIANA

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