Le regine che hanno costruito l’Europa: la grande mostra alla Reggia di Caserta
La Reggia di Caserta presenta la mostra internazionale Regine: trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa, organizzata dal Museo Reggia di Caserta in collaborazione con Opera Laboratori e con il patrocinio del Network of European Royal Residences. Curata da Tiziana Maffei e Valeria Di Fratta, l’esposizione riunisce oltre duecento opere provenienti da importanti musei e istituzioni italiane ed europee.
L’iniziativa ripercorre il ruolo esercitato dalle sovrane che, dal Settecento alla prima metà del Novecento, contribuirono alla formazione politica e culturale del Regno di Napoli e dell’Europa fino alla nascita della Repubblica italiana. Il percorso espositivo si sviluppa nella Gran Galleria attraverso le vicende di quattro dinastie – Farnese, Borbone, Murat e Savoia – presentando figure come Elisabetta Farnese, Maria Amalia di Sassonia, Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, Giulia Clary, Carolina Murat, Maria Isabella, Maria Cristina di Savoia, Maria Teresa d’Asburgo-Teschen, Maria Sofia di Baviera e le sovrane della Casa Savoia: Margherita, Elena di Montenegro e Maria José del Belgio.
La mostra mette in luce la capacità delle regine di plasmare relazioni politiche e culturali attraverso matrimoni dinastici, cerimoniali di corte, attività educative e interessi personali, contribuendo alla definizione di una rete europea di scambi e influenze. Le sette sezioni tematiche approfondiscono formazione, alleanze, ruolo pubblico, potere simbolico, vita privata, passioni e gusto, restituendo un ampio quadro della loro presenza nella storia europea.
L’esposizione si avvale della collaborazione di prestigiose istituzioni, tra cui Château de Versailles, Palacio Real di Madrid, Galería de las Colecciones Reales, Schloss Schönbrunn, Staatliche Kunstsammlungen Dresden, Reggia di Venaria, Musei Reali di Torino, Museo di Capodimonte e Archivi di Stato di Napoli e Caserta, oltre a prestatori privati.
Il progetto è finanziato dalla Regione Campania tramite l’Accordo per la Coesione.
La mostra è visitabile con il pass campania>artecard.




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