Il giorno dell’Epifania al Nostos Teatro di Aversa si festeggia con il teatro.
Lo spettacolo è un viaggio tra coraggio e altruismo. Si legge nelle note: “Quell’anno non si era mai vista così tanta neve... Sarà stata la terribile strega d’inverno? In un’atmosfera sospesa tra fiaba e realtà, una notte appare una stella così grande e brillante da lasciare senza fiato. Attraverso il racconto di storie provenienti da diverse culture, “Nella Neve” guida il pubblico alla scoperta di quella luce che, nel cuore del bosco, riesce a illuminare anche la tempesta più gelida.”
Bianca come il latte...
Bianca come i denti...
Bianca come la neve...
Quell’anno non sei era mai vista così tanta neve...
Sarà stata la terribile strega d’inverno?
Una notte si vide passare una stella così grande e così brillante da non crederci..
Cos’è quella luce nel bosco che illumina la tempesta di neve?
Storie di coraggio, avventura e altruismo.
Storie da gustare insieme, tutta la famiglia, mentre si accendono le luci del Natale.
Consigliato dai 3 anni
Sono storie di coraggio, avventura e altruismo, pensate per tutta la famiglia, proprio mentre si accendono le ultime luci del periodo natalizio. Un’esperienza immersiva dedicata a un pubblico trasversale, capace di emozionare i più piccoli e far sognare gli adulti.
- Il mese di gennaio al Nostos Teatro prosegue con un’offerta che sposa formazione e drammaturgia contemporanea:
- sabato 10 e domenica 11 gennaio, si parte con il primo appuntamento dedicato alla formazione con il laboratorio esperienziale “La pelle che abito. Tessiture di sé tra gli abiti di scena”. Il workshop è condotto da Gina Oliva e Viviana Sannino della Scuola Teatro Arte Terapia di Napoli.
- Domenica 18 Gennaio, alle ore 19:00, il teatro torna protagonista con “Avrei voluto essere Pantani”. Scritto e interpretato da Davide Tassi, con la partecipazione straordinaria di Alessandro Donati e la regia di Francesca Rizzi, lo spettacolo ripercorre il mito e l’umanità del "Pirata", in un potente atto di denuncia contro il doping e il "Sistema" che divora i suoi eroi.





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