Aeclanum o Aeculanum | Mirabella Eclano - Avellino.

Aeclanum o Aeculanum era una città romana situata presso l'attuale frazione Passo (comunemente detta Passo di Mirabella) del comune italiano di Mirabella Eclano, in provincia di Avellino. Gli scavi archeologici condotti nel corso del XX secolo hanno permesso di rinvenire, oltre a copiosi resti della città romana, anche tracce di una frequentazione sannitica del sito antecedente alla colonizzazione romana.

Storia

Fondata alla fine del III sec a.C., l'antica Aeclanum fu uno degli insediamenti romani più importanti dell'Irpinia, posto tra le valli dei fiumi Calore ed Ufita, in località Passo di Mirabella. Situata su di un pianoro di forma triangolare, l'antica città era accessibile solo dalla via Appia, che attraversava l'abitato da ovest a est.

Saccheggiata da Silla nell'89 a.C., subito dopo divenne un municipium romano con diritto di voto. Nel 120 d.C., sotto l'imperatore Adriano, assunse lo stato di colonia: Aelia Augusta Aeclanum. Notevoli sono i resti della città romana: le terme pubbliche, situate su una piccola altura, la piazza del mercato coperto (macellum), alcune abitazioni e botteghe. Sono visibili anche i resti delle mura, alte circa 10 metri con almeno tre porte e torri di diversa grandezza. All'età tardo-antica risale la costruzione di una basilica paleocristiana con, al suo esterno, un fonte battesimale con pianta a croce greca e scalini per il rito ad immersione.

Toponimo

Il nome dell'antica città è riportato in entrambe le forme Aeculanum ed Aeclanum. I suoi abitanti erano invece chiamati Aeculanenses, Aeclanenses o anche Aeculani.

L'etimologia è incerta, ma la prima sillaba ("Aec-") sembrerebbe ricollegarsi ad altri toponimi consimili di area osco-umbra (principalmente Aecae in Apulia, ma anche Aequum Tuticum nell'Irpinia settentrionale); possibile ma non del tutto sicura la correlazione con il latino aequum (=pianeggiante). È comunque verosimile che il nome originario fosse "Aeculum", mentre "Aec(u)lanum" doveva costituire piuttosto una forma aggettivale.

Scavi archeologici

I primi lavori di scavi sono stati condotti a partire dalla prima metà del Novecento; in quegli anni, infatti, gli esperti portarono alla luce i resti delle terme, del macellum e anche delle prime, originarie, abitazioni in cui vivevano gli Irpini. Tra il 1970 e il 1980, poi, ulteriori lavori di scavi hanno portato alla luce importanti reperti. Tra i vari, l'esistenza di un'antica domus romana che gli abitanti della fortificazione, probabilmente, utilizzavano come magazzino. All'interno di questa, infatti, sono stati ritrovati vari e recipienti in terracotta che dovevano servire alla conservazione delle scorte alimentari. Sempre nei lavori degli anni '80, poi, sono stati scavati resti di una basilica paleocristiana. Le origini di questa basilica risalgono ai tempi di Giustiniano. Si tratta di una costruzione particolarmente imponente che si caratterizza per la presenza di tre navate, un fonte battesimale e i tradizionali scalini per i riti religiosi.

Edifici e monumenti

  • terme dei nobili (con il "Calidarium", il "Tepidarium", ed il "Frigidarium" del II secolo d.C., ancora oggi visibili)
  • piazza Mercato detta Macellum
  • la casa del vetraio
  • canali di scolo
  • botteghe
  • resti di abitazioni private
  • una grande domus (datata al I secolo d.C.)
  • la basilica paleocristiana
  • strade romane
  • località Passo: Necropoli (datata tra il II e il III secolo d.C. ma utilizzata fino al IV secolo)
  • mura difensive e torri adiacenti
  • statua di Niobide
  • Un busto di Marco Aurelio è stato trovato poco lontano dall'ingresso del parco.
  • it.wikipedia.org

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