Procida 2022 – Capitale Italiana della Cultura – 15 gennaio 2023 – la cultura non isola. insieme trasforma.


  

Dino Ambrosino L'unica parola che posso dirti/Vi è GRAZIE

Regione Campania - Procida Capitale della Cultura 2022

rainews.it - Procida, la cerimonia di chiusura è uno spettacolo

Ernesto Assante

Giornalista, critico musicale di Repubblica dal 1978, autore e conduttore televisivo e radiofonico.
Ha collaborato negli oltre quaranta anni della sua attività con numerosi settimanali e mensili italiani e stranieri, tra i quali Epoca, L’Espresso, Rolling Stone, ha ideato ed è stato responsabile dei supplementi Musica, Computer Valley e Computer, Internet e Altro di Repubblica.
Ha lavorato come conduttore radiofonico per Italia Radio, Radio Capital, Rai e come autore e conduttore televisivo per le reti Rai e Mediaset.
È stato direttore di McLink, il primo Internet Provider italiano, ha realizzato e diretto il progetto di Repubblica.it. È stato tra i fondatori e direttore di Kataweb.
E’ stato direttore di festival e rassegne in tutta Italia, attualmente è direttore artistico del Medimex in Puglia e di Collisioni in Piemonte
È collaboratore della Treccani per le voci che riguardano la popular music. E’ stato docente di Teorie e Tecnica dei Nuovi Media e di Analisi dei Linguaggi Musicali all’Università La Sapienza di Roma, attualmente insegna Storia della Popular Music al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e Storia della canzone Italiana alla Saint Louis Music School di Roma. Ha scritto oltre trenta libri, molti dei quali tradotti e pubblicati in Inghilterra, Francia, Germania, Stati Uniti, Olanda, Polonia.
L'associazione culturale Têtes de Bois nasce nel 1996 come progetto parallelo dell'omonimo sestetto musicale nato il 15 febbraio del 1992 con un concerto su un vecchio camioncino Fiat 615 NI del 1956, acquistato da un rigattiere e diventato palco ambulante, in Piazza Campo de’ Fiori, sotto la statua di Giordano Bruno e sin dagli esordi impegnato attraverso la musica nel recupero artistico di luoghi impropri (svincoli, scale mobili, sotterranei dei metrò, fabbriche abbandonate, tram, stazioni ferroviarie) in una visione interdisciplinare della comunicazione. «continua»
Ci sono due modi di fare le cose insieme: perseguire due strade parallele che portano alla stessa meta, oppure pedalare all’unisono. Quest’ultima è la scelta che hanno fatto Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello, e il primo album dal titolo Tandem, pubblicato nel 2014, testimoniava questa unione, iniziata sul palco ma che trascende le regole delle classiche collaborazioni. I quasi vent’anni del loro rapporto di fraterna amicizia e l’approccio con la musica totalmente libero dagli schemi hanno accresciuto il loro sodalizio, fino a farli diventare una sola voce. C’è tutta la loro intima essenza artistica in questo duo, un’essenza tangibile e immediata, a testimonianza del fatto che quando i loro strumenti si incrociano a farlo sono anche le loro anime. Quel che emerge nitidamente tra le note è un’intima complicità esecutiva, nonché un rodato interplay capace di sprigionare una notevole energia, tanto nei brani più carichi di brio e groove, quanto nelle ballad. Un viaggio magico, in una miscela di tensioni e distensioni, improvvisazioni magnifiche, lirismo ed energia pura, che catturerà l’ascoltatore in un suono incantevole.
Nata a Roma, Nicky Nicolai ha amato la musica sin da bambina e si è appassionata al canto nell'infanzia trascorsa nel paese di Nespolo in provincia di Rieti.
Dopo aver frequentato negli anni '80 i corsi di recitazione tenuti da Beatrice Bracco per l'applicazione del metodo Stanislawski al canto e all'uso del corpo sul palcoscenico, nel 1992 inizia a lo studio accademico del Canto Lirico.
Sotto la guida di Lucia Vinardi si diploma brillantemente presso il Conservatorio Piccinni di Bari ma nel frattempo la sua frequentazione con la "materia" canto non è soltanto legata allo studio: dal 1996 al 1998 fa infatti parte del cast di due opere musicali, "La Bella e la bestia" e "La Cenerentola".
Nel 2001 scrive con il sassofonista Stefano Di Battista il brano "Roma…io senza te", colonna sonora di un video voluto dal sindaco Walter Veltroni per promuovere nel mondo l'immagine della capitale: si tratta del primo atto pubblico e di una salda collaborazione artistica e umana culminata nel matrimonio tra i due artisti. Nel 2002 partecipa alla rassegna "Le Signore del jazz" al Teatro dell'Opera di Roma insieme ad Ada Montellanico, Maria Pia De Vito, Barbara Casini, Karin Schmidt, dove interpreta, tra i molti classici, una memorabile versione di "E se domani" dal repertorio di Mina.«continua»
Classe 1981, nato a Napoli, Giovanni Truppi nella sua carriera ha pubblicato cinque dischi, di cui quattro di inediti:C’è un me dentro di me (2009), Il mondo è come te lo metti in testa (2013), GIOVANNI TRUPPI (2015), la raccolta Solopiano (2017) e Poesia e civiltà (2019), indicato tra i migliori dischi dell’anno dai principali media italiani e francesi.Il suo ultimo lavoro è 5(2020), un Ep di cinque tracce che raccoglie collaborazioni con Calcutta, Veronica Lucchesi de La Rappresentante di Lista, Niccolò Fabi e Dario Brunori accompagnato da un libro di storie a fumetti edito da Coconino Press. «continua»
Francesco Di Bella (Napoli, classe 1972) inizia la sua carriera artistica dando vita nei primi Anni '90 ai 24 Grana, band antesignana dell'alternative rock italiano, di cui è frontman e principale autore. Nel 1996 il gruppo firma un contratto discografico con La Canzonetta Records, e pochi mesi dopo l'album “Loop" sorprende positivamente la critica musicale nazionale per la freschezza con cui è in grado di fondere nuovi stili di musica, come il dub e il trip hop, a testi poetici e dalla forte carica sociale. I 24 Grana sono spesso invitati presso emittenti radiofoniche e televisive, la loro popolarità cresce in tutta la penisola e si trovano a condividere il palco con band del calibro di Afterhours, Verdena e Marlene Kuntz. Le performance di Francesco sono coinvolgenti ed energiche, il gruppo spopola nei club, nei centri sociali, tra festival nazionali e non solo, arrivando a suonare in Francia, Spagna, Slovenia, Inghilterra e Giappone. Francesco Di Bella insieme ai 24 Grana, "'O Cardillo" scrive ed incide 8 album, di cui due ripresi dal vivo. Contemporaneamente coltiva collaborazioni con i principali artisti della sua città come Bisca, 99 Posse, Almamegretta, ed altri italiani come Marina Rei e Riccardo Sinigallia. La sua ricerca artistica “alternativa" si traduce, nel 2014, nel primo album da solista "Ballads Café", un compendio di brani dei suoi anni trascorsi nella band, riletti in una chiave più intimistica e cantautorale, di cui è il testo a farla da protagonista.Nel 2016 l'album "Nuova Gianturco", prodotto da Daniele Sinigallia, lo inserisce a pieno titolo nel novero dei cantautori italiani: le 10 canzoni del disco raccontano la sua città tenendo metaforicamente "le spalle al mare", in un viaggio sonoro dal sapore post-industriale; un album pop, ma dalle persistenti sfumature underground, il cui singolo Tre Nummerielle si aggiudica il Premio Lunezia. Partecipa, nel 2017, insieme a Vasco Brondi, Dario Brunori, Lo Stato Sociale, Andrea Appino e Max Collini, allo spettacolo Epica Ettica Etnica Pathos, ideato e messo in scena dagli ex membri dei CSI. Dal 2016 Francesco promuove laboratori di songwriting rivolti a giovani autori, esperienza che si sublima nel laboratorio cantautorale e di produzione musicale "Impara a nuotare", tenutosi per la prima volta a Roma nel 2017, grazie al lavoro di Filippo Gatti, Riccardo Sinigallia, Francesco Motta e Francesco Bianconi. A fine 2018 esce il suo nuovo disco d'inediti, "'O Diavolo" a cui fa seguito un lungo tour. Il 5 Giugno 2020 esce in digitale un nuovo singolo scritto a quattro mani con il cantante dei Foja, Dario Sansone "Uno vicino a n'ato". Per fine 2020 è prevista la pubblicazione di un best of in vinile (arricchito da un inedito in duetto con Clementino) dei 24 Grana a cui seguirà un breve tour nei club a dicembre. Durante l'estate 2020 continua a portare in giro la sua musica con il progetto "Ballads", in acustico, affiancato da Alfonso Bruno (alla chitarra). A metà aprile 2021 è uscito il suo nuovo singolo ‘Coramare’, una canzone che parla della condizione interiore di chi sopravvive ad un’esperienza drammatica, in cui la voce di Francesco Di Bella è accompagnata dalla tromba di Fabrizio Bosso. «continua»
Laureato in Composizione e in Musica applicata ai contesti Multimediali al conservatorio di Napoli, lavora da sempre tra la musica e teatro prima. Dopo molti premi nazionali ricevuti (Premio Alex baroni, Targa Bigi Barbieri, premio Fabrizio De Andrè, premio Lucio Battisti, Premio Sisme SIAE 2007, Premio Are Festival, Premio Argo Jazz ed altri) Nel novembre del 2008 Il Club Tenco Sanremo (di cui diverrà poi socio onorario) lo consacra alla critica consegnandogli la Targa Tenco come Migliore autore emergente e nel giugno 2009 vince il primo premio assoluto al Festival MUSICULTURA, ricevendo inoltre un premio speciale dall’Università delle Marche per il miglior Testo. Nel 2010 è il vincitore a Torino della prima edizione del Premio Fred Buscaglione,
La sua storia è ricca di riconoscimenti e collaborazioni con artisti del mondo musicale e teatrale ed intellettuale Italiano tra cui, Mauro Calise, Sergio Cammariere, Fabrizio Bosso, Arnoldo Foà, Lello Arena, Luciano Melchionna, (Dignità Autonome Di prostituzione) Cosimo Damiano Damato e molti altri.
Il suo primo disco “Un Posto Ideale” è Premio Lunezia al Valore letterario per il miglior album esordiente e secondo classificato alla Targa Tenco 2012 come miglior disco dell’anno.
Amanda Parer, la principale creativa e fondatrice di Parer Studio, è un'artista australiana che ha iniziato la sua carriera artistica come pittrice e scultrice a Sydney, ma ora risiede in Tasmania. Parer concentra la sua pratica sulla creazione di installazioni artistiche illuminate su larga scala e sull'esposizione in tutto il mondo.
I temi del lavoro di Parer sono stati ispirati da un viaggio alle Isole Galapagos che accompagnava i suoi cineasti di storia naturale zia e zio; Liz Parer-Cook e David Parer a metà degli anni '90. Fu lì che sperimentò gli animali non abituati agli umani come qualsiasi tipo di minaccia. Avere questa esperienza ravvicinata con la fauna marina e terrestre unica ha avuto un grande impatto su Parer e da quel momento in poi ha dato il tono ai temi delle sue opere d'arte.
Amanda Parer è passata per la prima volta all'installazione artistica nel 2014 e finora ha esposto in quasi 300 città in tutto il mondo, apprezzate da milioni di persone e dove continuano a catturare l'attenzione del pubblico e dei media ovunque vadano.
 

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