A cinque voci composizione sonora che il collettivo Polisonum dedica al borgo di Gesualdo

A cinque voci (2021),dal 27.06 al 26.09.2021
performance, soprano, mezzo soprano, contralto, tenore, baritono, durata 15'. Tutti i weekend fino al 26.09.2021, due volte al giorno, alle ore 11.20 e alle ore 18.40.
A cinque voci (2021), installazione sonora, 3 casse acustiche, durata 5', 3 drappi bianchi, 200 x 900 cm ciascuno. Torre del Castello Carlo Gesualdo, Via Scaletta, 83040 Gesualdo (AV).
Polisonum
Filippo Lilli (Mottola, 1987), Donato Loforese (Castellaneta, 1984) e Federico Peliti (Roma, 1983).
È il collettivo che lavorerà nel borgo di Gesualdo, in Campania. Formato da Filippo Lilli (Mottola, 1987), Donato Loforese (Castellaneta, 1984) e Federico Peliti (Roma, 1983), nasce nel 2014 e unisce produzione sonora e arte visuale, alla performance e alle nuove tecnologie. Polisonum utilizza il suono come metodo e dispositivo di indagine per esplorare le metamorfosi nei luoghi della storia e della contemporaneità, nei paesaggi e nelle geografie. La sua ricerca è volta all’ascolto e all’interpretazione dei luoghi in cui opera, naturali o antropici, attraverso installazioni che si traducono nella restituzione di tracce sonore. Tra le mostre e i progetti più recenti: RAM – Radioartemobile e Fondazione VOLUME! a Roma, nel 2020; In Vitro Sound Art exhibition a Matera e Romaeruopa Festival – Digitalive a Roma nel 2019. Per maggiori info: www.polisonum.com
A cura di Threes Productions.
Il suo collaboratore Elpis è Angelica Tulimiero.
A cinque voci è la composizione sonora che il collettivo Polisonum dedica al borgo di Gesualdo, piccolo comune millenario nel cuore dell’Irpinia che per cinque secoli ha accolto la dinastia normanna dei Gesualdo. Carlo Gesualdo, Principe di Venosa, è la figura alla quale la ricerca di Polisonum si rivolge: musicista e compositore visionario, madrigalista con doti rare, una figura complessa e centrale nella storia della sperimentazione musicale.
Un coro composto da soprano, mezzo soprano, contralto, tenore e baritono eseguono il verso Ahi disperata vita, anche titolo di un’opera del compositore Carlo Gesualdo, attraverso otto accordi che si intrecciano in maniera imprevedibile. Polisonum chiede infatti agli esecutori di tenere ogni accordo sino alla perdita del fiato, sino a quando la voce non si consuma, non si spegne, e il respiro trova nuovamente spazio per l’emissione di un altro suono.
Oltre alla performance che verrà eseguita dal vivo in occasione dell’inaugurazione il 27 giugno, un’installazione sonora nella torre centrale del complesso fortificato, ne riprodurrà una versione ridotta, due volte al giorno, fino alla fine di settembre.
Come un rituale laico che segna un passaggio quotidiano attraverso il suono, l’installazione sonora si compone anche di tre lunghi drappi bianchi che fuoriescono dalla balconata della torre: mossi dal vento o immobili, agitati, calmi, sono imprevedibili come il nostro stesso respiro.
Gesualdo è un borgo di 3.483 abitanti nella provincia di Avellino, da cui dista 32km, in Campania. Noto come «città del principe dei musici» in memoria del Principe di Venosa e compositore di madrigali, Carlo Gesualdo, sorge nell’Irpinia centrale, fra la Valle di Ansanto e del fiume Ufita. Franco Battiato e Igor’ Fëdorovič Stravinskij gli dedicano opere musicali. Il Castello nasceva in età longobarda come avamposto difensivo, e si trasforma in dimora signorile a seguito del matrimonio tra Carlo Gesualdo e Eleonora D’Este. www.unaboccatadarte.it

Commenti