NAPOLI 2019 Summer Universiade, 8 LUGLIO. Erica Cipressa, Camilla Mancini e Martina Sinigalia; Buzzi, Cuomo e Vismara; Osakue, Vela. Call it 95 (Live)

8 LUGLIO
 Universiadi: arriva dalla scherma 5/o oro Italia © ANSA
Arriva dalla scherma la quinta medaglia d'oro dell'Italia alle Universiadi Napoli2019. La squadra delle fiorettiste azzurre, in pedana con Erica Cipressa (reduce dall'oro individuale), Camilla Mancini (bronzo lo scorso venerdì) e Martina Sinigalia in finale ha battuto la Russia 45 a 38.
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Ancora una medaglia della scherma azzurra alle Universiadi Napoli2019. E' quella di bronzo conquistata dalla squadra maschile della spada (composta da Lorenzo Buzzi, Valerio Cuomo e Federico Vismara) che ha battuto la Polonia 45-33.
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 "Sono qui a Napoli per divertirmi e fare una bella gara. In attesa dei mondiali di Doha e magari del sogno olimpico. Tutto il resto non conta". La ventitreenne Daisy Osakue, nazionale italiana di lancio del disco, figlia di genitori nigeriani, che oggi alle Universiadi ha ottenuto la qualificazione per la finale di domani sera, si è lasciata alle spalle gli spiacevoli episodi che l'hanno vista protagonista l'anno scorso. Era il 30 luglio quando tre ragazzi le lanciarono un uovo da un'auto in corsa ferendola a un occhio. E anche se dagli inquirenti venne presto esclusa ogni connotazione razziale (i ragazzi i scusarono dicendo di aver fatto una goliardata) Daisy è stata a lungo perseguitata sui sociali dagli insulti e dalle minacce degli haters.
    L'atleta dopo mesi di atteggiamenti imbronciati e a volte rabbiosi ha ritrovato il sorriso e la voglia di scherzare. Ma ripensando all'aggressione si fa seria: "Mi spiace, so che sembrerò antipatica, ma non mi piace parlare di questo argomento, è una cosa che mi irrita. Siamo nel 2019, quello è successo nel 2018. Andiamo avanti".
    A Daisy non va di essere considerata un'italiana di seconda generazione. "Mi sembra veramente sciocco che si stia parlando ancora di queste cose. Raga', io sono nata a Torino al Mauriziano, non sono mai stata nel paese di origine dei miei genitori. Lì mi chiamerebbero straniera. Non ha senso sentirmi considerare così anche qui dove sono nata. Quando la gente mi sente parlare dicono 'Questa è piemontese'. E sono anche juventina. E' brutto dirlo proprio qui a Napoli, ma sono 'gobba' forever". Parlare di migranti e porti chiusi la intimorisce: "Rispondo no comment. Io faccio sport, non mi occupo di politica. Se pensassi a questi argomenti non credo che potrei concentrarmi sulla mia attività. C'è sempre il rischio che quando dici una cosa alla fine te ne facciano dire un'altra".
    Osakue, che dopo aver frequentato giurisprudenza a Torino da due anni studia criminal justice a San Angelo, in Texas, alle qualificazioni di stamani al San Paolo non è riuscita a dare il massimo, è arrivata seconda nel suo gruppo.  
   E parlando di Napoli si illumina: "Con i tanti amici che vengono dal resto del mondo, affascinati dalla città e dal villaggio sulle navi, io e i miei compagni ce la tiriamo. E diciamo, sapete... italians do it better". (ANSA).
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 Il Golfo di Napoli torna sotto i riflettori internazionali. Dopo le due edizioni dell'America's Cup World Series del 2012 e 2013, le regate del torneo di vela di Napoli 2019, con le finali il 12 luglio, per un totale di trentadue regate, 16 per ciascun equipaggio, 'incantano' la città che può vantare uno scenario unico al mondo.
    Lo spettacolare campo di regata che affaccia su via Caracciolo coinvolge cittadini, spettatori e turisti, diventando un vero stadio del mare: oggi le prime 8 regate di qualificazione dei team con partenza dalla Rotonda Diaz. Due gli equipaggi italiani in gara: Italia 1 con Rocco Cislaghi, Matilda Distefano, Ludovicac Misellati, Dimitri Peroni, e Italia 2 con un equipaggio tutto campano formato da Sara Scotto Di Vettimo, Vittoria Barbiero, Guido D'Errico, Giorgio Orofino. Proprio il team campano arriva secondo dopo la Finlandia nella seconda regata della giornata.
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Berfe Sancak è un'atleta turca dei 200 e 400 metri piani. È alla sua prima Universiade e si dice esaltata di questa manifestazione. Non è mai stata a Napoli e non vede l'ora di conoscere la città. "Finora - afferma - ho avuto l'opportunità di fare solo un giro veloce in centro che è così vicino al nostro Villaggio Atleti qui al Porto. Dopo le gare, appena possibile, voglio immergermi nella conoscenza di questa città e visitare i tanti monumenti antichi che vedo quando sono sulla nave, sono curiosa di guardare da vicino questa architettura che sembra davvero meravigliosa". Parlando della vita degli atleti a bordo delle due navi da crociera Msc e Costa che ospitano il Villaggio Atleti, Berfe sottolinea che a bordo "la vita è perfetta: sembra di essere in vacanza - sorride - sebbene dobbiamo rimanere concentrati sulle competizioni. Non è facile - confessa - perché su queste navi abbiamo tutto ed è facile perdere l'attenzione per le gare. Ma va bene così. Avere delle opportunità di svago sono una ottima opzione per il nostro, seppur breve, tempo libero". "Sicuramente è una esperienza nuova vivere in questo Villaggio Atleti - afferma Giulia Gasperoni, atleta del salto in lungo della Repubblica di San Marino - Non è il classico albergo e rappresenta una buona idea per questo tipo di manifestazioni.
    "Essere parte di questa Universiade è una bella possibilità che ci offre il nostro Paese e va sfruttata al massimo, anche per imparare da atleti più forti di noi e migliorare". Intanto, se per diversi atleti il caldo di questi giorni in città rappresenta un ostacolo in più nelle gare, per Elsa Valdmaa che arriva dall'Estonia, le alte temperature "non mi dispiacciono - dice -. Anche in Estonia il termometro attualmente segna oltre 30 gradi, per cui non soffriamo la differenza climatica". Si dice d'accordo Nur Khairaine Ramli, del team malese della ginnastica, per la prima volta a Napoli e in Europa. "La prima impressione arrivando qui a Napoli è stata quella di avere temperature simili alla Malesia. Per noi è ottimo. Oggi - prosegue - è il primo giorno libero per il nostro team e ne abbiamo approfittato per visitare Pompei, una località molto famosa nel nostro Paese". Nur Khairanine si dice altresì entusiasta del Villaggio Atleti. "A bordo delle navi noi musulmani possiamo trovare anche cibo halāl. La pizza, la pasta, sì ma per noi non è una novità. Ce l'abbiamo anche in Malesia, magari qui a Napoli potrebbe avere un gusto un po' differente.
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